Benvenuti a teatro


Unità di tempo, luogo e azione

Le vicende del lunghissimo e tormentato 21 giugno 2013 vanno in scena nel quartiere descritto dalle guide turistiche come il più newyorkese di Milano. Benedetto da un variopinto tasso d'immigrazione già da un secolo, quello di Porta Venezia è avamposto della metropoli che si dichiara cosmopolita. Dai bastioni,  parte Corso Buenos Aires, la principale arteria dello shopping italiano. Al civico 1, ecco Palazzo Luraschi.

Al civico 1 di Corso Buenos Aires

Appena sopra ai giardini reali oggi dedicati a Indro Montanelli, Corso Buenos Aires smista il traffico milanese del centro, accogliendo chi viene da Corso Venezia, chi arriva dai bastioni e chi da fuori. Fa angolo con Piazza Oberdan, dove chi si recava in città (o rientrava a casa dopo una notte brava) scendeva a rinfrescarsi ai bagni pubblici dove oggi si accede alla  metro. Vista da qui, Milano è un gorgo stupefacente.



All'ombelico di un quartiere dove il tempo non si è mai fermato

Porta Venezia: tra i giardini reali e i quartieri nuovi

Palazzo Luraschi al civico 1 del Corso 

Il lazzaretto di Milano descritto nei Promessi sposi


Un piccolo mondo antico in espansione e in dissolvenza
Palazzo Luraschi ha sottratto all’oblio le colonnine quattrocentesche un tempo ai quattro angoli del lazzaretto di Milano descritto nei Promessi Sposi quale lugubre dimora degli appestati nel Seicento. Eretto nel 1887 quale eclettico omaggio all'Unità d'Italia appena raggiunta e tuttora così perfettibile, fa da teatro a una nuova storia di fantasia. Sta nel luogo che ispirò il Manzoni, e ha nel chiostro dodici busti che interpretano i suoi famosi personaggi: Renzo, Lucia, Agnese e Don Abbondio, Don Rodrigo, la monaca e gli altri.

Lo sguardo sul corso, tra Passato e Futuro
Fiero del suo secolo abbondante di storia milanese ruggente e dolente, si dice che Palazzo Luraschi viaggi nel tempo grazie ai due dèmoni gemelli intagliati quali mascheroni orripilanti al suo ingresso. Questi conoscono tutti i copioni delle vite passate, presenti e future della città e non solo. Già presenti sul posto ininterrottamente dal Pleistocene, si sono materializzati sulle ante del portone in rovere nel 1887, tra i tanti bassorilievi voluti da chi ideò l'impressionante impianto decorativo del caseggiato.


Tutto acca(d)de qui...


All'angolo sudorientale del Lazzaretto raso al suolo,
si eresse un edificio fin da subito... stupefacente!


Palazzo Luraschi


La storia corre e le storie si rincorrono




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“Ultimatum a Milano: il teatro dei mille e mille mondi possibili.”